Lettere
Nessuno mi ha mai spezzato il cuore. Non nel senso classico, per lo meno. Non ho mai pianto per amore perduto tanto quanto ho pianto per l’amore che avrei voluto. Nessuno mi ha mai spezzato il cuore. Non più di quanto me l’abbia spezzato tu. Ero piccola, bruttina, con due occhi grandi e inquisitori, un’età che rasentava la coscienza ma la sfiorava a malapena, un’enorme curiosità, tale da divorare libri come fossero gnocchi. Percepivo l’imbarazzo da parte tua, me lo porto ancora dentro. È immotivato, discriminatorio, considera strani tutti i sentimenti ed immotivato ogni dolore ed ha la forma di una pentola a pressione, senza valvola. È difficile scrivere di te. La rabbia è un temporale, il dolore il vento gelido che lo anticipa. Mi si ghiacciano le lacrime e mi si blocca la mascella, rivedo l’ansia, le ingiustizie, sento miei tutti i torti, le urla e tutto il resto, e la voglia di essere amata che diventava rosso sangue, dichiarava guerra a ciò che l’ha ferita. Annaspavo in ...